VESTIRE UNA PRETTY WOMAN
di Ivan

Alla proposta di disegnare i costumi per una nuova edizione di Pretty Woman, il musical, mi sono inizialmente spaventato.
Come sempre quando ci sono dei riferimenti iconici precisi il lavoro creativo diventa insidioso e pericoloso. Ci vuole una buona dose di incoscienza e coraggio per accettare la sfida. Tutti hanno in mente le immagini del film e soprattutto quelle della protagonista.
Reinventare completamente i personaggi con uno stile ed un gusto personale, mantenendo i caratteri e le atmosfere diventa l'obiettivo primario del costumista. Non bisogna tradire l'originale, ma allo stesso tempo, deve essere completamente nuovo ed evocativo.
Il passaggio dal cinema al teatro porta ad un ripensamento. Le scene in teatro si susseguono in maniera diversa e qualche volta sono proprio gli abiti a dirci dove siamo. Questo significa che l'insieme di ogni quadro deve avere una riconoscibilità, in quanto tale, ed essere caratterizzato da una sua tipicità. E' la creazione di "minimondi" riferiti all'ambiente in cui si svolge la scena.
Ho pensato di evidenziare questi "universi" affidandomi ai colori: ogni scena ha la sua tinta dominante con tutte le sue declinazioni. Quasi un viraggio cromatico diverso in ogni ambiente. Così è evidente quando siamo in un luogo od in un altro.
Esemplificando: I variegati personaggi della strada che troviamo in Hollywood Boulevard, vestono ampie gamme di arancio; Le divise del personale dell'Hotel affrontano i colori dal turchese al blu; I commessi e le commesse del negozio di Mr. Hollister fiammeggiano in un rosso intenso applicato anche agli accessori; Nella scena del Polo il verde oltre ad essere il dominante nell'abbigliamento, si espande anche alle luci; e così via anche per gli altri ambienti come il Ristorante Voltaire, e Rodeo Drive.
E' stato interessante lavorare a due scene in particolare.
La prima è quella di Hollywood Boulevard. Qui ci troviamo davanti a molti personaggi con delle esigenze registiche molto dettagliate ed ogni personaggio deve essere immediatamente riconoscibile. Si tratta di una strada notturna equivoca e, volendo, anche un po' pericolosa. C'è traffico di ogni tipo di merce, dal sesso alla droga. Ci sono gang di teppisti, barboni magnaccia, prostitute, spacciatori, qualche ignaro turista, musicisti di strada, tassisti indiani ecc.
E' bene sottolineare che la stessa protagonista "batte" il marciapiede. Questo deve essere chiaro, ma va fatto con eleganza, facendo notare che lei, fin dall'inizio, non è come le altre, altrimenti la sua trasformazione risulterebbe forzata e innaturale.
La seconda è il quadro dell'opera. Qui si è privilegiato amplificare la coppia Edward/Vivian passando i loro colori( il rosso di lei ed il nero di lui) allo spettacolo a cui assistevano. In fondo le vicende di Vivian e Violetta hanno una partenza simile. Purtroppo Violetta non sarà così fortunata. Tutto quello che gira intorno alla nostra Violetta (che è vestita di un rosso scarlatto) è nero, elegantissimo, lussuoso e luccicante, ma inequivocabilmente nero.
Personaggio non presente nel film ma fondamentale nello spettacolo è Happyman. Una sorta di fata madrina al maschile che appare in ogni scena dove Vivian ha bisogno di aiuto, diventando, di volta in volta, Mr. Thompson, direttore dell'hotel, il cantante del ristorante, Mr. Hollister, proprietario della boutique che riveste la protagonista, ecc.
Ogni volta deve inserirsi cromaticamente nella scena, ma con un accento che lo distingua. Il pubblico lo deve riconoscere immediatamente.
In questo genere di spettacolo, ogni attore, danzatore o cantante, ricopre diversi ruoli e di conseguenza ha altrettanti cambi costume. Questo è un aspetto tecnico da non sottovalutare, sia nella realizzazione dei capi, sia nella loro gestione durante lo spettacolo. A tutto questo va aggiunta la grande responsabilità del reparto trucco e parrucche. Un cambio di personaggio comprende cambio di costume, parrucca ed eventuali posticci, calzature, accessori e perfino trucco. E questo deve succedere in pochissimo tempo. Per concludere: Pretty Woman è stata grande una sfida che mi ha dato grandi soddisfazioni.