TUTTO È GIÀ SUCCESSO. Poco si vede…Molto si racconta…Tutto è già successo. In una notte insonne dove si passa il tempo a decifrare rumori che suonano sinistri e pericolosi, un orribile racconto riempie il buio. Dei soldati si fanno turbare dal mistero e dall’orrore ma continuano ad ascoltare. Una morbosa curiosità li ha stregati. Le mura grondano di ombre ed echeggiano lamenti dolorosi. Cresce la sensibilità al soprannaturale ed alla superstizione. Qual è la verità? Quella che si narra tra uomini d'armi per consumare le eterne veglie di guardia al castello? Oppure sta nascosta tra i deliri di una strega che confonde i nomi ed i figli? Solo alla fine si svela l’intreccio diabolico. Ed i chiarimenti arriveranno a braccetto con la morte. …Ma un bimbo è cresciuto all’ombra di un bimbo morto… Tutti raccontano la stessa vicenda, ma ogni volta diventa diversa. Per tutta l’opera ci domandiamo se la memoria dei personaggi abbia distorto i fatti. Si sa quanto la macerazione del dolore possa cambiare i ricordi. Si tratta di filtri che la mente usa per consentire di sopravvivere ai lutti. Ed allora i dubbi contagiano lo spettatore e complicano la comprensione dell’intreccio. I fantasmi sono i veri padroni di questi luoghi. Sono l’ossessione, le paure, le colpe ed i rancori, che li nutrono. Finché tutto sarà così, loro regneranno incontrastati e lasceranno poco spazio ai sopravvissuti. La strega è affezionata ai suoi tormenti. Sono divenuti i suoi compagni di vita. Parlare del supplizio della madre la mantiene in contatto con quello che era il suo passato, quando non pullulava di angoscia. Quella oscura e tragica vicenda segna il passaggio tra il prima ed il dopo. Un tempo l’accampamento era solo una comunità viaggiante, con i suoi usi e costumi. Noncuranti della diffidenza esterna, avevano raggiunto un equilibrio. Ma poi è successo quello che è successo e un buco nero si è aperto nei destini. Ora un varco consente ai mostri del profondo di affiorare. Lo strazio trasforma la strega che non può avere un comportamento logico con il figlio-non figlio. Non può amarlo, per quello che rappresenta. Non può odiarlo, per il posto che occupa nel suo cuore. E non può dire la verità…Non a lui. Alla fine, le ombre avranno la meglio… e gli uomini perderanno il castello…per sempre. |